Principe normanno. Figlio di Eude e di
Emma (a sua volta figlia o sorella di Roberto il Guiscardo), fu tra i capi
più importanti della prima crociata, distinguendosi nelle battaglie per
la conquista di Antiochia e Gerusalemme. Nel 1099 conquistò Tiberiade,
della quale venne creato signore da Goffredo di Buglione; fu in seguito nominato
principe di Galilea. Nel 1104, data l'assenza di Boemondo I, venne nominato
reggente del principato di Antiochia, e, dopo la cattura di Baldovino II, del
principato di Edessa. Alla liberazione di Baldovino,
T. gli
restituì la contea, mantenendo quella di Antiochia. Pare sia stato fatto
avvelenare dal patriarca latino di Antiochia (m. Antiochia 1112). • Lett.
- Tra i protagonisti della
Gerusalemme liberata di T. Tasso,
T. vi
appare quale personificazione delle virtù cristiane e cavalleresche.
Nell'opera egli è amato da Erminia, sebbene il suo amore vada a Clorinda,
guerriera pagana. Durante uno scontro al seguito dell'esercito di Goffredo,
T. affronta e uccide proprio Clorinda, da lui non riconosciuta; prima di
morire, però, la battezza
in extremis. Verso la fine del poema
ucciderà anche Argante.